La ricetta di Bergoglio per le messe. L’avviso con tanto di indicazioni di Papa Francesco ai parroci riguardo le omelie e non solo.
Nel corso dell’udienza generale in piazza San Pietro, Papa Francesco è intervenuto per dare alcune indicazioni ai parroci sottolineando delle tematiche molto care alla Chiesa che riguardano, soprattutto, le Sante messe. Bergoglio, senza giri di parole, ha tenuto a precisare l’importanza delle omelie e di quella che dovrebbe essere la loro durata, atta ad invogliare il fedele alla preghiera e non a farlo “addormentare”.
Papa Francesco e le omelie di 8 minuti
“L’omelia deve aiutare a trasferire la Parola di Dio dal libro alla vita”. Questa la premessa fatta da Bergoglio nel corso dell’udienza generale in piazza San Pietro. “Per questo deve essere breve. Non deve andare oltre gli otto minuti perché dopo si perde attenzione e la gente si addormenta e ha ragione”.
Il Pontefice è andato dritto al punto e si è rivolto direttamente ai parroci: “Questo voglio dire ai preti che parlano tanto e non si capisce di cosa parlano. Non più di otto minuti! Perché l’omelia deve aiutare a trasferire la parola di Dio dal libro alla vita. […] Si tratta di non lasciarla cadere nel vuoto! Concludiamo con un pensiero che può aiutare a farci innamorare della Parola di Dio”, ha concluso poi il Papa.
Il concetto di “frociaggine” ribadito
Nel corso dell’incontro a porte chiuse avuto, invece, coi parroci di mezza età, il Papa è tornato sul concetto di “frociaggine“. Da quanto si apprende anche da Adnkronos, Bergoglio ha affrontato ancora l’argomento di sua spontanea volontà, utilizzando lo stesso termine che aveva fatto discutere tempo fa durante il faccia a faccia con i vescovi italiani. In questo senso è stato raccontato dai presenti che il Papa è tornato sull’argomento “con grande equilibrio” affermando che un giovane omosessuale “non è prudente che entri in seminario”.